Maiolati Spontini, Italia, 2006
architetti: Davide Accurso, Giorgio Lorenzo, Ilario Tassone, Daniele Tirotta
ingegnere Francesco Giordano
Il progetto nella sua composizione risponde ad esigenze di natura estetica, architettonica, tecnica e ambientale, relazionandosi ad un contesto in cui il carattere seriale ed ordinato del costruito, la morfologia delle colline, l’asse di Via Venezia collocato al margine nord dell’urbano, stabiliscono i dati di progetto per una reinterpretazione e trasformazione del contesto in chiave contemporanea.
Si presenta come un’unica “zolla” a dimensione urbana, frammentata in modo tale da instaurare una relazione reciproca che restituisce all'organismo un’immagine unitaria il senso d’appartenenza dei vari elementi ad un unico corpo è maggiormente enfatizzato dalla presenza delle grandi pareti vetrate dei prospetti.
La superficie dell’intero lotto è modellata da piani inclinati che risolvono un dislivello di circa 10 metri permettendo una buona fruibilità degli spazi all'aperto e soprattutto ritrovano continuità morfologica nelle coperture dell’intero plesso.
Il corpo centrale interrompe la continuità visiva e si pone come elemento di chiusura, il volume dei laboratori identifica il primo stralcio funzionale costituito dalla scuola primaria di II grado e dai relativi spazi comuni, gli spazi interni sono dominati dalla presenza di una doppia altezza che si affaccia sull'atrio, in prossimità dell’intera superficie vetrata.
Lo sviluppo degli edifici su piani sfalsati garantisce un notevole rapporto diretto tra le aule e lo spazio esterno, alcune delle quali sono munite di pareti amovibili in modo tale da consentire la massima flessibilità ai vari usi.
Gli spazi destinati alle attività sportive e ricreative, sono stati previsti, nell'area di pertinenza alla scuola, una pista da corsa posta nella parte sovrastante, ai confini del lotto, in cui è posto un piccolo campo sportivo in prossimità della palestra. Un sistema d’alberatura regola la relazione con il costruito circostante. Lo spazio dell’intero impianto urbano, crea una forte tensione tra le parti che lo compongono, e un’armonia che circonda e avvolge gli allievi, unici e veri protagonisti dell’impianto progettato.